Diario di una brocca: Tempo ed energie
Pur essendo febbraio, nella mia testa è ancora dicembre.
È il mese dell’anno che preferisco, faccio sempre fatica a lasciarlo andare.
Anche al tempo che passa così velocemente, faccio fatica ad abituarmi.
Durante i periodi di “pausa”, che siano d’estate o a Natale, mi aspetto sempre che il tempo si dilati. Torno con la mente agli anni in cui le vacanze duravano davvero settimane intere e il tempo era dalla mia parte, anche se allora non lo sapevo.
Penso per lo più agli anni dell’università, abitati da una felicità che non doveva rendere conto a nessuno. Da biblioteche che erano luoghi sicuri. Da libri che si leggevano con piacere e da studi che non pesavano.
Nella mia mente sono ancora a quel tempo. E aspetto ancora quelle vacanze fatte giornate di riposo, passate solo a leggere.
Per questo gennaio è un dicembre che ancora sogno. E pure febbraio.
Mentre sogno, provo anche a vivere.
Tento di combattere l’ansia di questo tempo che corre così velocemente, e che non ci lascia tempo nemmeno per guardarlo scorrere, organizzandolo.
Aggiustandolo, togliendogli il superfluo.
Ho scoperto che, organizzarsi per obiettivi raggiungibili mi aiuta a rasserenarmi.
A calibrare le mie energie, senza desiderare di averne in maggior parte.
Mi aiuta a ricordarmi l’importanza di godermi le piccole cose.
Per esempio, il fatto che in casa recentemente sono entrati due oggetti che mi ricordano una delle attività più amate dai gatti: dormire.
Un nuovo quadruccio che raffigura un gatto che dorme su una pila di libri, un regalo di mia sorella. Un timbro ex libris che mi sono auto regalata e che, manco a farlo apposta, ha la stessa immagine del quadruccio.
Sto cercando anche di fare ordine. Nella mia casa, nei miei pensieri, nella mia testa.
Di fare spazio. In senso fisico e in senso metaforico.
C’è un qualcosa che non ho mai preso in considerazione seriamente: la stanchezza mentale.
Avendo una malattia che indebolisce i muscoli, penso sempre alla stanchezza come un fattore fisico. Con l’avvento dello smartworking e la scelta/necessità di utilizzare sempre più la sedia a rotelle, ero convinta di arginare la stanchezza, di preservare energie per poter fare molte, tante, troppe cose in più.
Non avevo pensato alla stanchezza mentale.
Ci ha pensato il mio corpo, con i brufoli e gli attacchi di panico, a ricordarmi che anche la mente vuole i suoi spazi. Il suo tempo.
Tagliare, organizzare, riposarmi.
Sembra facile, eppure quanta difficoltà c’è in queste semplici azioni.
Tutta la fatica del lasciare andare.
Di accettare i miei limiti.
Ragionare per obiettivi piccoli e semplici.
Non sentirmi sempre in competizione con questo mondo che sembra sempre sfuggirmi di mano.
Insomma restituire a me stessa la mia identità. Non ho mai creduto nell’ordine, nelle liste che scandissero il mio tempo. Eppure mi sono ritrovata a farne a decine e a riconoscerne l’efficacia.
Oggi queste liste mi aiutano a mettere un punto quando inizio a sentirmi esausta. E quel punto vuol dire: questa sono io.
L’idea era da applicare anche ai libri. Comprarne di meno e provare a concentrarmi sul numero decisamente elevato che abita le mie librerie e che giustamente reclama attenzione.
“Sto qui da 10 anni, non ti sembra il caso di leggermi?”
Li sento dirmi.
E hanno ragione, eccome se hanno ragione.
Ce l’ho messa tutta, ho fatto una lista di titoli classici da leggere entro l’anno, un’altra per i contemporanei. Scelto accuratamente solo due titoli Adelphi (lasciando con tanta sofferenza numerosi altri) in sconto al 20%: Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia e Il cardillo addolorato di Anna Maria Ortese, che avevo ascoltato anni fa in audiolibri e che hanno aperto la strada alla mia conoscenza di due penne che oggi amo alla follia.
Poi ho ceduto al cofanetto della saga L’Attraversaspecchi di Christelle Dabos, disattendendo le mie buone intenzioni.
Ma è a questo che servono i buoni propositi: a definirmi e a ricordarmi che, dopotutto, sono umana.
Diario di una brocca: Tempo ed energie
Io sono la regina delle liste! Le ho sempre fatte e più cresco e più ne faccio, per tutto. Per elencare le cose da comprare, per annotare le cose da fare e per ricordarmi tutte quelle che ho fatto quando, a fine giornata, mi cruccio per quell’unica cosa che proprio non ho avuto voglia o tempo di fare. È importante capire le proprie energie e soprattutto è importante usarle per le cose davvero giuste.
Adoro il Diario di una brocca! 😊
Proprio così, si fanno liste così da poter vedere in concreto il percorso che prendono le nostre azioni, ché ad aggiustare il tiro c’è sempre tempo! Grazie per questo bel commento!